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Il Rifugio si trova in Valmasino, Valtellina, in provincia di Sondrio, nelle Alpi Retiche.

Il punto di partenza per l'escursione al rifugio Omio è il parcheggio della località Bagni di Masino, dove sorge un'antica stazione termale (attualmente chiusa) situata poco sopra il comune di San Martino.

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In auto, dalla statale 38 della Valtellina, passato Morbegno si seguono le indicazioni per la Val Masino, passando dai vari comuni (Cataeggio, Filorera, San Martino). Il parcheggio in località Bagni di Masino è a pagamento: euro 10,00 all giorno, rivolgendosi all'incaricato sul luogo. Il sentiero dal parcheggio si addentra verso alcune abitazioni e dopo nemmeno 100m troveremo la deviazione per il rifugio Gianetti, noi continueremo dritti, ignorando questa deviazione. Superiamo grazie ad un ponticello in pietra uno dei molteplici fiumi che scendono dalla Val Porcellizzo e dopo altri 20m troveremo un secondo ponticello, in legno questa volta, dove troviamo le indicazioni per l'Alpe Merdarola che non dovremo prendere, ma continueremo dritti lungo un bellissimo prato, che ci porterà ad addentrarci in un bosco dove il sentiero salirà costantemente, e rimarrà sempre ben segnalato.
A circa metà salita arriviamo al Pian del Fango da dove possiamo ammirare la Val Porcellizzo con in lontananza il rifugio Gianetti circondato dalle cime del Cengalo e del Badile.
Dopo circa 30 minuti, il bosco si dirada ed entriamo nella Valle dell'Oro, attraverseremo un torrente e continuando a salire su prati, in poco tempo sarà visibile il rifugio.
Una volta arrivati possiamo ammirare da un lato il meraviglioso panorama sulla Val Masino, e dall'altro le numerose cime che circondano il rifugio.

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In treno, con la linea TreNord Milano-Lecco-Sondrio-Tirano, scendendo alla stazione Ardenno-Masino e qui con l'autobus A20 Morbegno-Ardenno-Val Masino.

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Orari dei treni

Orari autobus

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RIENTRO AD ANELLO PER IL SENTIERO LIFE

Dal Rifugio Omio si scende fino a località Pian del Fango (m. 1580) lungo il sentiero classico (21). Qui, poco oltre il rudere, si incontra un bivio ben segnalato su un masso (scritta Life). Si svolta a sinistra, si supera il tratto di vegetazione folta sotto al rudere fino a raggiungere nuovamente il bosco. All’inizio del bosco si incontrano bolli più marcati che ci condurranno lungo tutto il sentiero.

 

In prossimità dell’attraversamento di un canale si devono seguire attentamente i bolli, che conducono ad una repentina svolta a destra con circa 20 m. in discesa, fino a raggiungere il punto più facile per il guado del torrente. Superato il torrente si raggiunge un largo pendio erboso (sinistra), che si risale seguendo i bolli e fino a trovarsi su largo e comodo sentiero. Il sentiero si immerge nuovamente nel bosco e ci porta alle baite basse di Sceroia (prato). Qui, seguendo i bolli, si risale il prato fino a raggiungere le baite e, svoltando a destra, si taglia a mezza costa con numerosi guadi di piccoli torrenti, fino ad arrivare agli ampi prati che ci condurranno a Sceroia alta. Il sentiero risale balze erbose, raggiunge prima un rudere in posizione panoramica e poi, leggermente a destra, un’altra piccola baita. Con nuovo guado di un torrente e ormai in vista della grande stalla, si punta verso di essa e la si raggiunge. Dalla stalla, a destra (segnavia bianco/rosso su sasso), si scende leggermente e poi si svolta a sinistra verso un evidente canale che ci porterà (sempre scendendo) fino al Piano del Porcellizzo. Giunti al ben più grande torrente Porcellizzo, lo si costeggia a sinistra fino a raggiungere il ponte di attraversamento. Da qui si prende il sentiero che giunge dal Rifugio Gianetti e che ci conduce ai Bagni di Masino.

 

Dislivello positivo: 686 m.

Dislivello negativo: 1617 m.

Quota massima: 2162 m.

Sviluppo itinerario: 7,5 km.

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